Negli scontri di sabato, a Roma, tra “tifosi” della Roma e” tifosi” del Napoli, prima della finale di Coppa Italia, Fiorentina-Napoli, è stato ferito gravemente Ciro Esposito. Com’è noto, il ragazzo, di Scampia, operaio presso un autolavaggio, è stato operato alla colonna vertebrale per l’estrazione di un proiettile che gli aveva perforato un polmone.
L’operazione è riuscita, ma la cosa assurda, a mio parere, è che Ciro, a quanto pare, sia piantonato dalla polizia in ospedale.
Dalle ricostruzioni della polizia risulterebbe che il ragazzo avrebbe risposto alle provocazioni dei “tifosi” della Roma (ma che ci facevano nei dintorni dello stadio, in occasione della partita Fiorentina-Napoli?), arrivati, qualcuno anche armato, con il chiaro intento di provocare. In particolare Esposito avrebbe partecipato, assieme ad altri, all’inseguimento di Daniele De Santis che, a un certo punto, avrebbe estratto una pistola e avrebbe sparato. Per questo è accusato di rissa, assieme ad altri tre, e quindi “ai domiciliari”. L’avvocato Angelo Pisani, che assieme al penalista Sergio Pisani, lo difenderà gratuitamente, ha fatto sapere ieri sera che nessun provvedimento di arresto è stato notificato al loro assistito, per cui si augura che il piantonamento sia stato disposto per proteggerlo da eventuali altri attacchi.
Naturalmente i magistrati inquirenti, sulla base delle prove documentali, decideranno nelle prossime ore, se trasformare l’attuale fermo in arresto. Però, senza volere entrare in analisi sociologiche o filosofiche sulla violenza verbale e fisica che contraddistingue le manifestazioni politiche, sportive (e non solo) dei nostri giorni, mi faccio alcune domande.
1. L e misure cautelari sono per proteggere Ciro o per evitare il pericolo di fuga?
2. Nella seconda ipotesi, che senso ha questo provvedimento, dato che il ragazzo a stento muove le palpebre?
Sono convinto che il giudice per le indagini preliminari non trasformerà le misure cautelari in arresto, permettendo ai due piantoni di andare là dove il loro servizio è più utile.
Adesso tutti chiedono e promettono (siamo in periodo elettorale) misure di maggiore controllo preventivo, e pene più severe. Sembra che le pene severe esistano. Si tratta di applicarle. In modo giusto. Come hanno fatto già in Inghilterra.