Il fatto
Siamo a ottobre e, come ogni anno succede alle prime piogge autunnali, crollano ponti, case e muoiono persone. E' successo a Roma pochi giorni fa e in LIguria ieri.
A Pompei è crollato un muro di contenimento, costruito in epoca moderna, che serviva a salvaguardare l'area archeologica, per fortuna senza provocare vittime.
Le autorità da una parte rassicurano: "....era un muro moderno...nessun danno alle strutture antiche della città vesuviana...". Dall'altra chiedono lo "stato di calamità".
Purtroppo sono facilmente prevedibili ulteriori disagi e danni per il maltempo, nei prossimi giorni o mesi o anni, in altre parti dell'Italia del nord o del sud (sotto questo aspetto non c'è molta differenza tra le due parti del Paese). Spero di sbagliarmi.
Intanto oggi il nostro governo dovrebbe scrivere una lettera d'intenti che servirà a rassicurare l'Europa (soprattutto Germania e Francia) sul necessario e, ormai, improcrastinabile risanamento dell'enorme debito dello Stato italiano.
Il commento
Ho fatto degli accostamenti tra argomenti distanti ... Ma sono veramente così distanti?
Quando impareremo a prevenire i disastri? quando provvederemo a mettere in sicurezza il nostro territorio? quando smettermo di costruire ai margini di fiumi e torrenti? quando la finiremo coi condoni edilizi e fiscali? quando ridurremo con misure strutturali il debito pubblico? quando ci occuperemo dei beni paesaggistici, archeologici, ambientali, finanziari dell'Italia? In una parola, quando ci interesseremo veramente della "res publica"?